Un ponte tra Como e Palermo
di Marina Moretti
foto Centro Studi San Francesco
Como e Palermo sono unite simbolicamente da una cravatta e da una coppola. Un ponte ideale che avvicina due territori lontani, ma accomunati dal medesimo obiettivo: promuovere la cultura della legalità nel mondo del lavoro, nelle famiglie e nella società. L’iniziativa è di Progetto San Francesco e Ius Vitae in collaborazione con Unindustria Como e Confindustria Palermo. L’obiettivo è arginare le infiltrazioni mafiose e promuovere l’educazione e la sensibilizzazione dei giovani, soprattutto quelli che vivono in particolari condizioni di disagio.
Il percorso progettuale, lanciato a Palermo il 15 novembre 2016, è stato illustrato a Como, il 23 novembre 2016, nella sede di Unindustria, dove erano presenti padre Antonio Garau, fondatore dell’Associazione Jus Vitae, e il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese. Lo strumento scelto per sensibilizzare l’opinione pubblica sono le “coppole della legalità” e le “cravatte della legalità”, prodotte grazie alla disponibilità di alcune imprese comasche, Clerici Tessuto, Società Serica Trudel, Ongetta, Stamperia di Paré, disegnate dagli studenti dell’Istituto di Setificio Paolo Carcano.
I fondi raccolti con le “coppole della legalità”, distribuite nell’ambito di Como Città dei Balocchi alla Casetta della Solidarietà, verranno utilizzati da Jus Vitae per finanziare gli studi di alcuni bambini. I promotori del Centro San Francesco hanno anche voluto omaggiare lo scrittore Roberto Saviano di una coppola della legalità come riconoscimento per il suo impegno sociale. La finalità di Jus Vitae è quella di promuovere progetti che mirano a tutelare i minori e ad allontanarli dalla criminalità. Progetto San Francesco, associazione con sede a Cermenate in un immobile confiscato alla ‘ndrangheta, destinerà invece i proventi della “cravatta della legalità” ad attività di formazione dei giovani e di promozione della legalità nel comasco.